L'anno scorso me la presi comoda con il MOTOCICLISMO TESTER DAY. Due turni, uno il primo giorno, uno il secondo. Roba da poco... ed infatti quest'anno volevo di più, molto di più.
Alla fine ho prenotato ben quattro turni due il primo giorno, due il secondo...dei quattro giorni di questo maestoso evento che Motociclismo porta in giro per l'Italia, compresa la location di Villa Stecchini, vicino a Bassano del Grappa, ai piedi del Monte Grappa o -versante opposto- alla base dell'Altipiano di Asiago. Praticamente la regione della fù Laverda, dell'Aprilia. Della Fantic. E di tanti malati di benzina e pistoni.
Mettiamolo in chiaro: se gente come quelli di Motociclismo hanno deciso di fare -di nuovo- un evento simile fuori dalla porta di casa mia, significa che -dopotutto- da queste parti possiamo ritenerci fortunati... abbiamo la location e, soprattutto, le strade giuste!
Quattro giorni di test. Tre turni al giorno per ciascuna delle otto categorie, le quali comprendevano dalle otto alle dodici moto. Praticamente il Gardaland del motociclismo. Gardaland? No, Disney World! Un Babbo Natale che viene in giugno con quattro autotreni di regali. La sagra della manetta, il santo patrono della piega, la festa della benzina... una cosa che NESSUN motociclista con un minimo di senno può ignorare.
E c'è di più: diciamocelo, si tratta di un evento per motociclisti fatto da motociclisti... non la solita pallosissima menata super safe, educata. Il solito moto giro di marca dove non passi i 2000 RPM. Qui si prende una moto e si dà del sano gas su e già per le favolose strade che si inerpicano tortuose sulle montagne di questa zona famosa per Grappa e Prosecco, bevande rigorosamente a 100 ottani!
Ed io? Senza un cazzo di rimborso spese del Motoclub (Mr. Pompone... almeno una cena?) al quale appartengo, avidamente e rigorosamente di tasca mia, ho esagerato e cercato di partecipare a quanti più turni il mio (poco) tempo libero possa permettermi...
Alla fine sono quattro, due consecutivi per due dei quattro giorni di Tester Day...
Le categorie?
Il 2 giugno, Streetfighters e All Terrain (Quest'ultima prenotata tipo alle undici di sera del giorno prima, dopo una intensa cena piccante, una bottiglia di vino e varie grappe lubrificanti con gradazione 15W50).
Arrivo in villa. Lascio le scartoffie (avendo partecipato l'anno prima, sapevo come funzionava). Firme. Sguardi poco cavallereschi da motociclista maschio alle bellissime addette... e via dentro il parco chiuso.
Le Streetfighters non offrono le MV Agusta come l'anno scorso, ma bastano Suzuki e Triumph per rendere l'atmosfera eccitante.
Rituale a base di saluti, ciao come va... sei qui anche quest'anno?... e siamo in sella. Il meteo tiene, lo scenario è il monte grappa... e le pieghe sono pazzesche. Qualche neofita non apprezza un certo mio sorpasso ma, hey, io ho esperienza da vendere e lo lascio sbraitare... se non prendo merda dai tester vuol dire che va tutto bene. Io rispetto loro, sono i miei Marshall. E lui? Imparerà. Anzi, credo abbia già imparato qualcosa. Come si piega, per esempio!
Le moto di questa categoria? WOW!
La BMW R 1250 R non mi ha eccitato. Le BMW non lo hanno mai fatto. E non è cambiato nulla. Mi piacciono solo quando le supero. La Speed Triple 1200 è pazzesca nella sua duale anima: la RS è una macchina da passi e tornanti con un cambio divino ed un motore infinito... mentre la sorella RR vorrebbe i cordoli anziché i guard rail. L'Harley Davidson Nighster è la PRIMA Harley che guido in vita mia. Che moto assurda... tra l'altro questa era in versione senza l'optional dei freni! Mi piace pensare che dopo i miei dieci minuti di guida, il peso sia calato... grazie al materiale metallico delle pedane che ho lasciato -per sempre- sui tornanti di Cima Grappa. Però ho condiviso un momento di fratellanza con un trattore: l'ho salutato, due dita fuori... e il tizio sopra quel coso ha risposto! Tra trattori ci si rispetta! La Ducati Diavel? Altra mia prima esperienza. Una moto assurda. Impossibile. Ma reale. Ti ci siedi sopra e non capisci un cazzo. Dov'è l'avantreno? Eppure dopo quattro curve, hai quella dannata saponetta che vuole baciare l'asfalto... pazzesco per una moto da fighetti normalmente comperata da ex-Harleysti! La Tuono V4? Frena così tanto che ti trovi fermo in curva. La Kawa Z900 SE? Ha un motore lascivo al quale piace gridare. La migliore? Per me... la Suzuki GSX-S1000.... che moto! Che motore! Che pieghe! Ma, diciamocelo, io sono di parte... la mia fede è sempre stata a Hamamatsu.
Secondo turno del primo giorno. Queste ALL-TERRAIN. Attendo con impazienza... ma non vedo nessuno in fila... finché arriva quel pazzo di Gabriele, uno dei favolosi tester della rivista; mi chiede se io fossi iscritto al turno. Cazzo, certo che lo sono! “Bene”, mi dice. “Ci sei solo tu! Siamo solo noi 2. Scegli 4 delle 8 moto, facciamo due turni, ci scambiamo le moto a metà turno, invece di un giro di 2 ore ne facciamo due di un'ora”. COSA? Non sono in un gruppo con scambio moto, ma sto per fare un giro sulle MIE strade con un tester di Motociclismo? Cazzo... ho vinto la fottuta lotteria? Dove sono le donnine poco vestite che mi consegnano l'ambito premio mentre l'orchestra suona un inno a caso? WOW! WOW!
Mi dispiace, caro Motociclismo, ma il vostro turno “da tester” si è convertito in un giro in moto poco educato fatto da me e Gabriele... con poi altri dei vostri aggregati desiderosi di pieghe. Le moto scelte? Poca cultura e tanta ignoranza: la Fantic 700, la Guzzi V85TT, la Voge 525 e la KTM 390. Monte Grappa con le prime due, Foza (anche speciale del Rally Città di Bassano) con le seconde. Pieghe da urlo. Derapate illegali. Gli sliders dei miei stivali da buttare... raccolta differenziata, sezione metalli... sono uno sborone e c'ho quelli che fanno le scintille!
Arriva il secondo giorno. Meno clemente per quanto riguarda il meteo... ma le categorie erano molto meno racing e molto più adatte ad ogni condizione di asfalto... sterrato compreso.
Adventure e poi Globetrotter... praticamente una diversa selezione delle stesse moto, quei grossi enduroni stradali e non, moto con le quali guadi i fossi tanto quanto ti ingrani 1000 km di autostrada, puntando a Capo Nord.
La Desert X, cazzo, è una bomba. La Multistrada è onesta, ma la X è illegale. Risveglia il tuo io infantile: con quella moto puoi fare solo bellissime cazzate e, per uno come me, questa è l'unica cosa che conta; se volessi essere civile e politicamente corretto NON andrei certamente in moto, non avrei moto a carburatori o due tempi e -forse- andrei in giro con una cazzo di Tesla o Yaris ibrida; il fatto è che sono un tipo da V8, da carburatori e da ragazzate in moto... e la Desert X si rivela essere il mezzo perfetto. Ma anche la Fantic Caballero 700 non scherza. Anzi… già il giorno prima ho dato ampia dimostrazione delle mia infantilità salendo i tornati del Montegrappa con quell'aggeggio. L'esemplare del nuovo test, tuttavia, aveva un problema. Non si accendeva. Ci sono state SOLO due persone in grado di metterla in moto: io ed un tizio da Rovigo. Perché? È una questione di lingua madre... di intercalare in dialetto veneto! Queste moto le fanno a mezz'ora da casa mia: c'è feeling se lasciamo fuori dal contesto l'educazione della lingua italiana. Due parolacce in lingua 'madre' ed ecco che il motore romba! L'Husqvarna Norden 901, che tanto m'aveva eccitato l'anno scorso, mi ha un po' lasciato indifferente. Non tanto in modo assoluto, ma per il confronto con le concorrenti... Suzuki V-Strom 800DE in primis... una moto con la quale fai dei piegoni indecenti con un passo talmente illegale che sembra impossibile esser sopra all'erede della mitica DR-800. Sorpresa del giorno? L'Harley Davidson Pan America 1250: un bisonte di moto con una maneggevolezza incredibile! Ci sono stati tornanti strettissimi nei quali la Ducati Multistrada V4 ha richiesto il piede a terra... mentre l'Harley ha voluto solo un filo di gas per uscirne con americana esuberanza. E quanto mi sono attaccato al culo dell GS, tipicamente la moto da sboroni di strade di montagna? Vi assicuro che la Pan America è un arma letale... solo che non te ne accorgi fino a quando non ci sali sopra!
La Morini X-Cape ha il mio amore: mi piace stare su quella piccola motina. L'adoro. L'Aprilia Tuareg 660 è puro orgasmo, la Transalp si guida con una facilità incredibile... premi su una pedana e la moto va dove vuoi immediatamente; la Voge Valico non conferma l'esuberante follia della sorella naked, mentre la Guzzi V85 TT rende il mondo un posto molto più bello. La Ténéré 700 esige lo sterrato, la Honda con cambio automatico lascia un po' persi.... manca una leva al manubrio ed una al piede... e a questo non ti ci abituerai mai. La BMW R 1250 GS ha quel cazzo di telelever (o come si chiama il diabolico sistema di sospensioni dell'avantreno BMW... roba concepita dopo troppe birre nel Biergarten sotto casa) che separa il motociclista dalla strada e, scusate amici crucchi, a me questa cosa non va a genio. Sorpresa piacevole? Harley a parte, la Triumph Tiger 1200 GT Pro: che macchina favolosa... che motore e che gusto dinamico!
Oltre alle pieghe, illimitate, alla strada, alle curve, alle moto, alla pioggia? Una galassia di personaggi favolosi. Da quel signore con moglie al seguito che non ho osato sorpassare in quanto adoravo la sua andatura, ai tester di Motocilismo... i quali ci hanno fatto divertire... divertendosi. E Beppe Gualini, eroe dei deserti, uomo Ducati? Sempre presente alla partenza e al ritorno per raccontare le caratteristiche delle varie Ducati in prova? Oltre a decine di aneddoti irresistibili. E quel tizio da Rovigo che mi ha chiesto “ma te che moto hai? Perché vai come un missile” (riposta: tanta esperienza in pista...). Pazzesco. Che fauna... che giornate... che gente!
Dulcis in fundo: presenti anche Marco Lucchinelli e Fausto Ricci. Beh, no, non hanno partecipato all'evento, però li abbiamo incrociati tra un tornante e l'altro... noi con i nostri test e loro con la loro scuola di guida.
E Aliverti? Mitico uomo Motociclismo, tra i capoccia di un colosso come questa rivista... ma seduto tra noi a parlare di moto e motori.
E non dimentichiamo la favolosa location di Villa Stecchini, reggia di Lady Carlotta... una imprenditrice di spicco, una persona deliziosa, un'amica.
Un evento così familiare che la domenica, terzo giorno (con un meteo critico), ho voluto partecipare 'in borghese', senza tuta, senza casco... senza moto ma con molta sete travolta dal fornito bar, dagli efficienti baristi (ciao Franz!).
Non mi va di aspettare un altro anno. Significa invecchiare ancora. La stagione calda è appena iniziata... non possono fare un evento simile da queste parti ogni 20 giorni? Io ed il Motoclub Pompone non aspettiamo altro!
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