Tutto
nasce dal forum del Pompone. Non ho tempo per seguirlo e spesso gli
argomenti sono relativi a incontri sociali ai quali non ho tempo di
partecipare o relativi a moto di modelli che non posseggo con
problemi ai quali non saprei dare soluzioni. Ma a volte apro l'iPhone
e guardo cosa succede, tanto per non restare fuori dal mondo, e
spesso bazzico nella sezione Squadra Corse. Casualmente un mesetto fa
apro e mi trovo un argomento dal titolo interessante: “Chimera Test
Track Pompone”. Test track? Mi interessa! Leggo, valuto, e vedo che
un tal Rolik42, persona che non conosco, ha costruito la sua moto...
l'estremo “anti-produzione”: non c'è quello che voglio sul
mercato? Me lo costruisco! Sinceramente non so di cosa si parla, ma
vedo che un manipolo di personaggi -frequentatori di autodromi e non-
si mette in lista. Ci sono amici carissimi che non frequentano la
pista, ma che amano le moto in maniera assoluta (nick name?
Testagrossa e Desmosecco, tanto per non intuire cosa cavalcano), ma
anche “rivali” noti delle giornate racing del pompone. Wow, c'è
anche un personaggio -il Conte- che conobbi proprio ad Adria alcuni
anni fa (quindi un ritorno alle origini, giusto?) e pure l'mh900e,
mio eterno amico e rivale nelle competizioni a Rijeka del Trofeo
Pompone. E poi? Un gruppo di “guardoni”, personaggi che si fanno
la strada fino ad Adria solo per guardarci, per chiacchierare,
divertirsi. La cosa non ha prezzo!
Io
ci penso, e mi metto in lista. Cosa mi importa? Non ho più la moto
da pista -e la cosa mi fa soffrire molto- e sono assente dall'asfalto
tra i cordoli da quasi un anno causa devastazione … proprio in
autodromo. Decido di caricare la mia antica moto stradale, la 937,
sul carrello ed andare all'evento, senza impegno, senza pretese, con
gomme stradali, specchi, fari, frecce e pure avvisatore acustico.
Forse avevo anche la tuta anti pioggia sotto la sella.
Sono
in un periodo nero, che forse è solo nella mia testa: non sto usando
la moto, non ho tempo, davvero, non ho tempo per nulla …. il
lavoro, la famiglia, i soliti problemi di una solita persona in una
solita vita. Ma è praticamente ferragosto! Che venga spento il
telefono e si dia il semaforo verde all'amicizia. Tanto, con questi
personaggi, mica si può parlare di politica no? Tanto meno di
lavoro! Non certo nel paddock! Alla peggio chiacchiero con i
guardoni, giusto?
Arrivo
ad Adria. Mi rendo conto subito che 1:ci sono anche moto in prova
(MV, intera gamma) e che 2:i tester sono due personaggi noti:
Lucchinelli e Ricci. Oh no. Ma voi sapete quante giornate e quintali
di gomme (ed ettolitri di benzina 100 ottani) che io ho bruciato -in
passato- dentro questo autodromo in compagnia di questi due loschi
individui? Pazzesco. E' un ritorno a casa! Parcheggio l'auto,
nemmeno scarico la moto: mi infilo subito nel paddock dell'MV, dove
la sintonia mentale (deviata) tra me e Lucky è immediata; si da
inizio ad una serie di battute che faranno da filler per l'intera
giornata. E
senza contare che poi si aggiunge pure Maida...
Ma
dov'è questo Rolik42? Alla fine mi torna la memoria (ho vuoti,
sapete, il sopra citato incidente...) e ricordo che con Rolik42 mi
scambiai delle missive... lui era un musicista (ed io scrivo di musica)... e diventa interessante il fatto che finalmente ci si
incontra. E' un tizio al quale, tra poco, dovrò MOLTO.
Ci
incontriamo (quando esce dalla sua sessione) e entriamo subito in
sintonia. Simpatia immediata. Io intanto faccio dei giretti con al
mia moto, sento quel feeling “qui è casa” girando la pista e
vedendo riferimenti noti... ma non mi diverto. Anzi, mi stanco, non
mi piace, non sono con la moto che vorrei, non posso fare ciò che
vorrei, non mi sento sicuro: ho degli standard di guida in autodromo
che ormai si applicano solo ad un mezzo appropriato, dedicato.
Nel
frattempo faccio una sessione con l'MV Tre Cilindri. Sostanzialmente
è una “600”, ed essendo quella la categoria che mi interessa,
non perdo l'occasione di farmi 15 giri con Ricci come apri pista. Lo
dico anche a Lucchinelli: nessuno pensa che non sono quelle
pochissime decine di Euro che si pagano per provare una moto nuova.
Non è quella la vera cosa. Il vero valore “dell'investimento” è
poter farti 15 giri con un pilota che ha corso il motomondiale, uno
di quelli per i quali la gente tifa o ha tifato. Un appartenente al
quel mondo leader dietro al quale veniamo tutti noi, con le nostre
giornate in pista, le nostre garette sociali, le nostre sfide fai da
te, i nostri pomeriggi davanti alla TV in occasione della gara.
Quanta gente al mondo, magari tra 20 anni, potrà dire “mi sono
fatto un giro di pista con Marquez o Rossi, e mi sono pure fermato a
chiacchierare dentro il paddock?”. Ricci e Lucchinelli sono i
Marquez, i Lorenzo, i Rossi, i Pedrosa che avremo tra 20-30 anni,
quelli che non correranno più ma che continueranno ad amare le moto,
e che oggi sono disposti a dispensare consigli gratuiti per far si
che tutti noi, comuni mortali, possiamo divertirci di più, girare
più velocemente (è quello che tutti noi vogliamo, no?) … e
pure... scusate se è poco... farlo cercando di portare a casa le
ossa intere. Per poter tornare la volta dopo.
La
mia sessione MV è sfortunata. Non solo uno tenta di stendere Ricci
(che abilmente lo evita, garantisco... ho visto la scena in prima
fila... che se non c'era Ricci ci sarebbero state due moto distrutte,
e due uomini a terra... magari non proprio in buone condizioni), ma
io perdo la saponetta dopo il primo giro. Evito di disturbare Ricci,
di fermarlo... decido di seguirlo e imparare ancora di più, anche se
Adria la conosco molto bene. Ma, come poi conferma Lucchinelli,
girare senza le protezioni non vuol dire “non gratto la saponetta”,
in verità vuol dire “non ho più il riferimento di dove sono”.
E' uno schifo. Mi viene offerto un ulteriore test (grazie per la
gentilezza ragazzi!)... che però viene vanificato da temporale
quotidiano che arriverà nel pomeriggio. Ma non è un problema. Ho
capito che moto è, e tornerò a provarla accuratamente (con la
saponetta!).
Ma
per cosa ero ad Adria? Amici... ok ci sono, e ci divertiamo un sacco
senza impegnarci eccessivamente. Ma non c'era quella Chimera? Che
roba è?
Sintetizzo:
la moto che Rolik42 si è costruito è un telaio Aprilia 250, con un
bicilindrico Suzuki 650 trofeo, e un po' di altri pezzettini
speciali. Studiata molto bene (il serbatoio è l'aribox, il vero
serbatoio è ubicato altrove, ed in un punto ottimale per i pesi),
monta slick Bridgestone (quelli che io adoro), ed è un collage
estetico in continua evoluzione; vanta soluzioni tecniche molto,
molto interessanti. Un giocattolo perfetto.
Rolik42
me la offre. Decido, scazzato come sono, di farci un giretto
tranquillo, tanto per avere materiale per il presente articolo, tanto
per riempire il giornalino del motoclub.
Faccio
il primo giro e sento qualcosa, ma porto rispetto e cerco di capire
che lavoro ha fatto Rolik42: dopotutto le sue interminabili ore di
lavoro in garage durante l'inverno rivelano la loro bontà in meno di
un minuto e mezzo, il tempo sul giro tranquillo dentro quella pista.
Avevo
promesso due o tre giri, ma sono già al secondo. E scatta un
meccanismo. Mi sento di essere dove voglio essere, sento che torno ad
essere quello che sono, sento che si disattivano pensieri,
preoccupazioni, cose negative, assurdità mentali... mentre il
bicilindrico mi avvisa che poco sopra ai diecimila lui si spegne
(sono abituato alle quattro). Terzo giro. La mia mente commuta. Altra
dimensione. Quella alla quale appartengo. Devasto un mille, il tipo
impegnatissimo, potenza mostruosa (la Chimera ha 70 cavalli....)
sparisce dietro di me. Ne ingoio un'altro in staccata nelle ultime
due curve a sinistra. Un 600 prova a passarmi all'esterno prima del
rettilineo, ma la Chimera non pesa assolutamente nulla, ed inoltre, a
dire di Rolil42, è “elettrica”: c'è tutto e subito, disegno una
traiettoria stretta, poco efficace con moto che necessitano giri
alti, e lo saluto... riuscendo a tenermelo dietro anche a fine
rettilineo (il nuovo rettilineo di Adria è più corto, avere giri
motore non serve quasi più a nulla, tranne con rapporti cortissimi).
Rolik42 mi sta guardando. Non l'ho visto (io vedo contagiri e
cupolino, il resto non esiste quando corro... e non stavo più
provando la moto di un amico, stavo correndo), ma l'ho percepito.
Successivamente mi racconta che un altro 600, un GSXR, cercava di
passarmi... (non me ne sono accorto) e lui sperava -pregando
qualsiasi cosa poteva pregare- che il tipo non mi attaccasse. Rolik42
aveva capito tutto: se quello mi si avvicinava io non rientravo in
una dimensione umana, quella che mi ha fatto capire che ci stavo
dando troppo (considerando anche un anno di mancanza di attività e
la moto non mia...), e che -forse- era meglio mollare, alzare la
manina, e passeggiare la Chimera in pitlane verso il paddock.
La
moto è stupenda. Giusto per non dare troppo piacere a Rolik42 (sono
una persona spregevole!) ho osato dirgli che ha un solo difetto: è
brutta. Ma ho mentito. E' un giocattolo grazioso e decisamente
aggressivo. Me la immagino a Le Luc in Francia, una pistina lunga
come Adria che però giri tranquillamente impiegandoci trenta secondi
in meno.
Provo
riconoscenza per Rolik42. Non so se ha capito cosa ha fatto. Cosa mi
ha regalato. Che stato mentale ha ridestato nella mia testa, quali
conferme -che cercavo- mi ha fatto trovare, quale piacere immenso. Mi
trovo seduto nel paddock, quasi annoiato. Fa caldo e mi scolo quattro
litri di acqua. Guardo la 937 e, nonostante avessi l'intera giornata
pagata, capisco che non ha senso rientrare. Sarebbe solo un inutile
rischio ed un consumo altrettanto inutile di carburante. Viva
l'ecologia. Poi la natura mi legge il pensiero, capisce, e manda un
temporale mostruoso. Carico tutto, saluto tutti, monto in auto e
punto al primo autogrill. Non avevo nemmeno pranzato, ma il cibo non
era quello del quale avevo bisogno. C'era un'altra parte di me che
doveva essere alimentata, e Rolik42 è stato lo chef perfetto. E
considerate l'ebbrezza e l'esaltazione che ho provato, direi che è
stato anche il sommelier ideale.
Quanti
giri? Beh, i 15 senza saponetta con MV, forse 5 (comprese entrate ed
uscite) con la 937, ed alcuni... NON SO QUANTI... con la Chimera. E
questi ultimi sono stati l'essenza della mia giornata, forse anche
della mia settimana, del mio mese e, perché no, della mia stagione.
Il resto non conta. Non ha semplicemente senso.
Tranne
gli amici. Era tanto che non incontravo con tranquillità un gruppo
di individui simpatici, divertenti, accomunati dalla stessa passione.
E' stata una giornata di ricerche fruttuose. Anzi, forse non cercavo
nulla, ma ho trovato tante cose: amicizia e divertimento. Vecchie
amicizie e goliardia. Nuove amicizie e sincerità. E pure me stesso.
Grazie al Pompone, grazie al manipolo di motomalati e di nuovo grazie
a Rolik42.
Chimera, Lucchinelli e Pomponi vari... |