During my yesterday ride, I found myself thinking, with much irony, what Greta would say about my bike's backfiring. I thought about it when I downshifted from 5th to 2nd, with the engine high on revs producing those marvellous cannon shots that, from inside the helmet with earplugs on, do sound like muffled blasts. After all the 937 is a carburetors engine, without all those electronic things trying to keep the environment clean. Loud free flowing exhaust powered by a pretty rich mixture! First target, Fedaia Pass. Simply because I wanted to ride it. Beautiful weather: it was kinda cold at 1000mt height, but as I climbed higher the temperature turned warmer, with that fabulous sun as a great partner in crime. Climbing the east side was just super: NOBODY! It looked like a road not open to traffic, with me being the only rider with free access. You can make an educated guess about HOW and at what speed I took care of those wonderful hairpins leading to the top. After Fedaia, my original plan was to ride south and get back toward the east crossing the San Pellegrino pass: that west side -uphill- is ballistic, damn fast! But the San Pellegrino is a common route for me, I do it often by car to get to some hiking starting points, for getting myself lost the middle of the Dolomites; therefore I changed my mind, pointing the front wheel toward the Pordoi Pass, from west to east... another road with low traffic today... but all of a sudden there she is: Greta! There's this short gallery, and just out of it there's this corner turning to the left: while inside the gallery I downshift a couple of gears to approach the upcoming corner and BANG, the backfire gets amplified by the closed environment, echoing like hell and sounding like a great gun shot! I admit I rode the rest of the pass climb with an idiot smile in my locked-inside-the-helmet face! I am trying to figure out Greta's terrible disappointment: if she ever meets me she will look at me like I am somekind of antichrist... With Pordoi left at my shoulder, I took a longer way toward south, toward home, crossing two more passes: Staulanza e Duran. Some digression in the world of speed, a couple of bets over 200kph... and an overall 300km ride! And they said summer was gone! Here some pics: |
Durante il giro di ieri, pensavo, con ironia, cosa direbbe Greta dei ritorni di fiamma della mia moto. L'ho pensato in una scalata decisa da 5° a 2°, con il motore su di giri che produce quelle meravigliose cannonate che dentro il casco e con i tappi per le orecchie sembrano delle sorde esplosioni. Dopo tutto la 937 ha un motore a carburatori, senza tutte quelle diavolerie elettroniche che cercano di salvaguardare l'ambiente. Scarico aperto e rumoroso, alimentato da una carburazione grassa! Punto al passo Fedaia. Semplicemente perché avevo voglia di farlo. Tempo meraviglioso, anzi, a 1000 metri era fresco, ma più salivo e più la temperatura si alzava, complice un sole meraviglioso. La salita dal versante est stata favolosa: NON C'ERA NESSUNO! Sembrava una strada chiusa al traffico, alla quale solo io ho avuto accesso. Inutile dire COME ho percorso i favolosi tornanti che portano sulla vetta. Dopo il Fedaia, la mia idea originale era poi scendere a sud e tornare verso est scalando il San Pellegrino: il versante in salita di quel passo è un'assoluta goduria... velocissimo. Ma, il San Pellegrino è un percorso comune per me, lo faccio in auto quando vado sulle dolomiti per poi perdermi con del sano hiking; pertanto cambio idea e punto al Pordoi, da ovest a est... altra strada con scarso traffico... ma ecco che incontro nuovamente Greta! Entro in un corto tunnel seguito da una curva a destra: dentro il tunnel scalo un paio di marce per affrontare la seguente curva e BANG, il ritorno di fiamma amplificato dalla galleria diventa un favoloso colpo di fucile! Il resto della salita la devo aver fatta con un sorriso idiota stampato nella faccia rinchiusa nel casco! Immagino il terribile disappunto di Greta, la quale -se mai mi incontrerà- mi guarderà come una specie di anticristo... Sceso dal Pordoi, ovviamente, la direzione verso casa, verso sud, è stata attraverso altri due passi: Staulanza e Duran. Qualche divagazione nel mondo della velocità, un paio di puntate oltre i 200... ed un totale di quasi 300km! E per fortuna che l'estate è già finita! Ecco alcuni scatti: |
Sunday, October 13, 2019
HER disappointment (Unexpected weekend Part 2)
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Unexpected weekend (part 1)
Given such a poor riding season, due to chronic lack of time (and good luck)... it sounds almost impossible to catch a, (almost) weekend and riding both Saturday and Sunday! Also, a superb mid October weekend, with weather and temperatures belonging to the Spring... just with the fantastic Autumn colors!<>br First came the Saturday. Been busy from (very) early morning, till early noon. Then I had another commitment later in the same noon. Basically I had three free hours... so I jumped in my leathers and hopped on the 937 and went for a very brisk ride up to the nearby mountain (M.te Grappa), the place where I had most of my quick ones this season. The 937 stretched her conrods, I got myself tuned, finding out I still pretty well know what to do with a screaming engine between my legs when a mountain corner approaches at high pace. I thought I was done, but this ride planted a seed, and the morning after I would have waken up with an almost sexual need for more... Saturday pics: |
Considerando la stagione molto scarsa per quanto riguarda l'uso della modo, principalmente per una mia cronica mancanza di tempo (e di fortuna)... mi è parso quasi impossibile avere un weekend (quasi) libero e poter andare in modo sia il Sabato che la Domenica! Tra l'altro un superbo fine settimana di metà Ottobre, con meteo e temperature appartenenti alla primavera... solo con i fantastici colori autunnali! Prima il Sabato. Impegni dal primo mattino fino al primo pomeriggio. Poi altri impegni più tardi nello stesso pomeriggio. Fondamentalmente avevo praticamente tre ore libere... quindi mi sono infilato la tuta, sono saltato in sella e via per un giro molto vivace su per la strada di montagna del M.te Grappa che è nei paraggi, ovvero la strada della maggior parte delle mie "sveltine in moto" questa stagione. La 937 si è sgranchita le bielle, io mi sono caricato, rendendomi conto che nonostante la scarsa attività so ancora cosa fare con un motore ululante tra le gambe quando una curva di una strada di montagna si avvicina a ritmo sostenuto. Pensavo fosse finita così, ma la smanettata ha seminato un seme... ed il mattino successivo mi sarei svegliato con una specie di bisogno quasi sessuale di tornare in sella... Qualche foto del Sabato: |
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