Sunday, February 24, 2013

Gente da brivido

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Oggi è stata una giornata mitica. Andrea Maida, campione di speedway per il quale curo il sito web, mi comunica che sarà presente ad un open day presso il bellissimo negozio Valeri Sport (Cornuda, TV). Curando molta della sua immagine e dei comunicati stampa, e vista la vicinanza non potevo mancare. La giornata era un po' particolare. Non c'era solo Maida. C'erano anche altre due icone del motociclismo mondiale: una è una mia nota conoscenza (corro con una moto ed una tuta entrambe da lui autografate): Marco Lucchinelli.
Marco Lucchinelli
L'altro?
Beh....
Il solo nome fa paura.
Il suo Palmarès fa impallidire qualsiasi altro pilota del passato, presente e, permettetemelo, futuro.
Vi dice qualcosa se vi dico:
QUINDICI TITOLI MONDIALI?
Credo che, se mi leggete abitualmente, un'idea ve la sarete fatta.
E' proprio Lui.
L'indiscusso più grande campione del motociclismo sportivo di tutti i tempi...
...e se il motociclismo agonistico ha un dio, forse è proprio lui. Anzi: Lui.
Giacomo Agostini.
Giacomo AGO Agostini
Fantastico.
Questo signore, tanto per dirvene una, ha un vantaggio di 6 titoli mondiali su Valentino Rossi... e alla rispettabile età di 71 anni, risulta ancora in perfetta forma fisica, e non ha assolutamente smesso di andare in moto, tanto che, come ammette lo stesso Lucchinelli, continua a spingere forte anche nei giri di onore al TT dell'isola di Man. Così forte che lo stesso Lucchinelli, campione del mondo nel 1981, non riesce a stargli dietro senza mettercela tutta, così forte che non rinuncia al famoso e famigerato salto presente lungo il mitico circuito stradale.
Vedere queste due icone assieme è un evento unico, speciale. Mitico.
Marco e Giacomo con lo staff di Valeri Sport
Se qualcuno di voi pensa che, nonostante l'età, nonostante la cessata attività agonistica, questi due signori abbiano abbandonato lo spirito di competizione, si sbaglia. E di molto.
Vederli assieme, mentre firmano autografi al numerosissimo pubblico presente è uno spasso. Si prendono in giro. Ridono, scherzano. Si fanno anche un po' i cazzi loro, parlando di un appuntamento che hanno assieme nei prossimi giorni. Forse Marco gli farà sentire la canzone che ha dedicato alla MV ed al mitico quindici volte iridato?
Raccontare queste cose toglie un po' il fascino. Io ci provo lo stesso.
Sapete come Lucchinelli chiama Agostini? AGONIA.
Di fatto hanno corso come rivali. Marco agli inizi, Giacomo quando, quotando Marco: "aveva già i coglioni a fino alle ginocchia". Marco ammette: "Mi faceva girare il cazzo quando lui arrivava in autodromo con la Lamborghini, mentre io arrivavo col furgone. Ma uno le cose le deve meritare, e questo signore qui ha due palle così".
Esilarante lo scambio di frecciatine tra i due, spesso con palesi doppi sensi sessuali.
Marco ammette la supremazia del rivale sui circuiti stradali come il TT (Agostini dice di averci messo due anni per impararlo tutto...), ma dichiara "In pista io ti violento!". E Giacomo ribatte: "Tu violenti solo le donne!"
E sono comunque lo donne la malattia di questi due... Marco, nella foto di rito avverte la bellissima modella: "attenta, c'ha la mano morta....", ovviamente parlando del 15 volte campione...
Voi lo sapete che Agostini ancora rosica per aver vinto solo 15 e non 16 titoli mondiali? Nel 1965 perse il titolo a causa di un guasto elettrico ("un condensatore da 10 Lire", dice Agostini) durante l'ultima decisiva gara in Giappone. La cosa non  gli è ancora andata giù!
I due miti non sono così felici della scena odierna. Secondo loro, una volta avere manico significava controllare la moto con il polso. Ora? Dai gas e l'elettronica fa quasi tutto.
Marco dice "I piloti sono fortunati. Corrono in moto, la gente li va a vedere, e li pagano pure per correre. Non dovrebbero lamentarsi mai, e non dovrebbero alzare la manina quando piove. Dovrebbero continuare e che vinca il migliore!!!".
Esemplare un aneddoto sempre di Marco: "una volta mi lamentai con il meccanico che la moto oscillava al posteriore" (e fa il classico segno con la mano). "Il meccanico, in dialetto, mi rispose: le moto sono come le donne: si divertono quando fumano, bevano e muovono il culo".
E Giacomo aggiunge "Ed ora non bevono, non fumano e nemmeno muovono il culo".
Motori. Donne. Passione.
Chiedo a Marco perché non è andato a Dubai con il nostro Barry Rivellini per alcune prove, e lui mi risponde "Io a Dubai non ci vado. La birra costa 7 Euro. Gli uomini portano le gonne, e le donne hanno il volto coperto e non sai mai se sotto c'è un cesso o cosa...".
Due stili, due personaggi, due immagini intramontabili.
Qualcuno chiede a Marco cosa preferisce tra MOTOGP e SBK. Lui ammette che le giornate in pista con lui sono le migliori, le più sincere e divertenti. Aggiunge che gli piacciono le gare, che il paddock è pieno di gente che non si sa bene cosa sta li a fare, mentre Agostini conferma che è tutta gente che passa tutto il tempo al computer.
Le gare secondo Marco sono da guardare con il volume del televosore azzerato. Dalla partenza all'arrivo, il resto non gli interessa.
Vista la confidenza che ho con Marco, gli dico che guardare le gare, per me, è come guardare un film porno: vedi gli altri che scopano.
Marco sorride, e conferma. Abbiamo in fondo una certa filosofia di vita simile. Si vive solo una volta, bisogna godere al massimo. E se la passione è su due ruote, c'è una sola cosa da fare: Montare in sella e aprire il gas.
Quando tornate da una giornata in pista, o da un giretto di 300km e vi sentite stanchi o magari pure eroici, ricordate che Lucchinelli, tutt'ora, si beve 25000km all'anno in moto, e questo solo per strada. Andrea Maida consuma tre o quattro treni di gomme all'anno, sempre per strada.
Poi c'è la pista.
E Giacomo Agostini? Lui fa ancora i salti al Ballaugh's Bridge....