Tuesday, August 11, 2020

50 km/h... pretty much (il)legal

It's amazing to see I virtually respected speed limits.
300km, in approximately 6 hours. Average speed? A pretty legal 50 kph!
È favoloso aver virtualmente rispettato i limiti di velocità.
circa 300km, in circa 6 ore. Media: legalmente 50 km/h!
But those weren't 300km on a straigh road... they rather were across seven very twisty passes on the Dolomites: Croce d'Aune, Rolle, Valles, San Pellegrino, Costalunga, Lavazé and Manghen.

Part of this route is in the Italian region named TRENTINO ALTO ADIGE, basically where most of the cool roads are. This summer, the administration of this region wanted to inflict even more damage to the tourism business: like if the pandemic lockdown wasn't enough, they started a massive campaign AGAINST motorcycle riders. Some passes got a lower speed limits for motorcycles only, and cops are pulling over bike riders, searching for any issue worth being fined. They installed a whole lot of cameras, they are detecting noise... they are doing everything they can to keep motorcycles away from those great roads and landscapes. Of course this leads to a massive boycotting: riders are avoiding the area, causing a damage to all tourism oriented structures, such as huts, restaurants, hotels, pubs and any other business living off tourism. Mind the tourism on two wheels, all summer long, is a very important business factor for all those season tourism only oriented business.
But I still rode there. OK, I did it in a smart time of the day, but most of the riders I crossed way with were from abroad (they couldn't know about the above mentioned crap). The roads were great... and the Lavazé pass, which I love, was basically traffic free (aka I met nobody) and with a superb new tarmac (knee down anyone? :-) ).
The 7th pass of my ride was the Manghen: not only one of those roads featuring the new motorcycles only speed limit (south side only, but I saw no cops nor radars... just had to slow down due to few cows crossing the road!)... but another area that was hit by the massive Storm Adrian (aka STORM VAIA... read more here). That storm hit a very wide area of the Dolomites back in October 2018, the area devastated is so big and covering so many valleys, it's almost unbelievable. I managed to capture couple of pics of my bike showing the still very visible effect of that tragedy on the background (see below). It will take ages to remove all the trees taken down. We are talking about a storm that went through 437 municipalities, over 40K hectares of forest area, with 8.7 million cubic meters of downed trees.

But the nature will get past it. It will rise again.
Meanwhile I did those 300km of very very twisty roads at an average 'legal' speed of 50kph (which includes all the stops for the photos...). Go figure.... :-)
Ma non erano 300 km di strada dritta... stiamo parlando di sette tortuosi passi dolomitici: Croce d'Aune, Rolle, Valles, San Pellegrino, Costalunga, Lavazé and Manghen.

Parte del percorso è in TRENTINO ALTO ADIGE, praticamente dove ci sono la maggior parte delle strade più belle. Il problema è che questa estate l'amministrazione ha deciso di infliggere ancor più danno al turismo della zona: come se il lockdown non fosse stato abbastabza, hanno dato vita ad una massiccia campagna CONTRO i motociclisti. Alcuni passi hanno il limite di velocità più basso solo per le moto, inoltre le forze dell'ordine fermano praticamente solo i motociclisti, cercando qualsiasi appiglio pur di dare una multa. Hanno installato un sacco di telecamere, stanno rilevando il rumore... stanno facendo di tutto per tenere i motociclisti lontani da quelle stupende strade, da quei favolosi panorami. Questo sta portando ad un boicottaggio generale: i motociclisti evitano quelle strade, causando perdite di guadagno a tutte quelle strutture orientate al turismo stagionale, come rifugi, ristoranti, alberghi, bar e qualsiasi altra attività basata sul turismo.
Ma io ci sono andato lo stesso. OK, l'ho fatto in un orario del giorno furbo, ma la maggior parte dei motociclisti che ho incontrato venivano dall'estero (non potevano sapere delle stronzate di cui sopra). Le strade erano fantastiche, specialmente il passo Lavazé -passo che amo- con zero traffico (non ho incrociato nessuno) ed un asfalto superlativo (ginocchio a terra? :-) )
Il settimo passo del giro è stato il Manghen: non solo è una di quelle strade con limiti ridotti per le moto (solo la parte sud, ma non ho incontrato alcun controllo... ho dovuto solo rallentare a causa di mucche che attraversavano la strada!)... ma è anche una delle zone colpite dalla massiccia tempesta VAIA (la quale colpì le dolomiti nell'ottobre 2018, leggi qui). Quell'evento atmosferico colpì una così vasta area, includendo diverse valli. Una cosa incredibile. Ho scattato un paio di foto della moto con dietro la ancora visibile devastazione dovuta a quella tragedia (vedi sotto). Ci vorranno anni per rimuovere tutti quegli alberi. Stiamo parlando di una tempesta che ha colpito 437 comuni, oltre 40mila ettari di foresta, con circa 8.7 milioni di metri cubi di alberi abbattuti.

Ma la natura risorgerà.
Nel frattempo mi sono fatto 300km di curve serrate ad una 'legalissima' velocità media di 50km/h... (soste per le foto comprese). Ecco... :-)


 

After Lavazé
After Lavazé

After Lavazé


Destroyed forest, from Manghen road

Destoyed forest, Manghen road

Destoyed forest, Manghen road


Twisty roads

Landscape from Manghen Pass
Mountains in the mirror

Going to carve that one down there
937 on Manghen pass

937 on Manghen pass

937 on Manghen pass


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