Wednesday, November 4, 2015

HELLoween ride

It's fantastic to see weather is still nice, with good temperatures. And it's November already!
Many passes are still accessible, with clean roads and nice temperature up there in sunny days.

I remember back in 2009 we had a similar lucky season, and I also remember I did a ride on a October 31st, a ride I never blogger for a reason or the other.
Inspired by that route, I took the chance to ride this year on HELLoween day: perfect weather, lovely temperature and it was a Saturday!
I left pretty late, as I wanted the sun to give me the maximum benefit, and I rode some 280 km, crossing 3 passes, doing some exploration, taking few pics.

And enjoying the poetry of this autumn, with all the colors.


Route:

  • Mis Valley
  • Duran Pass
  • Staulanza Pass and back
  • Longarone and Vajont Dam
  • San Osvaldo Pass
  • Cimoliana Valley
  • Back via Longarone then south...
È bello vedere il meteo continua ad essere bello, con temperature miti. E siamo già a novembre!
Molti passi sono ancora accessibili, con strade pulite e pure una temperatura accettabile su in cima, nei giorni di sole.

Mi ricordo che nel 2009 ci fu una stagione simile, e ricordo anche che mi feci un bel giro in moto il 31 ottobre, un giro che per qualche ragione non ho mai messo qui sul blog.
Ispirato da quel percorso, ho colto l'occasione per farmi il giro nel giorno di HELLoweel di quest'anno: meteo perfetto, temperatura piacevole ed era pure di sabato!
Sono partito abbastanza tardi, anche perché volevo avere il massimo beneficio del sole e delle ore centrali del giorno. Ho percorso 280 km, su 3 passi, facendo un po' di esplorazione e facendo un po' di foto.

E gustandomi la magia i panorami mozzafiato accesi dai colori autunnali.

Percorso:

  • Valle Del Mis
  • Passo Duran
  • Passo Staulanza e ritorno
  • Longarone e diga Vajont
  • Passo San Osvaldo
  • Val Cimoliana
  • Ritorno via Longarone poi verso sud...
Route/Percorso
Mis
Duran
Duran
Duran
Duran
Staulanza
Staulanza
To Longarone
San Osvaldo
Val Cimoliana
Val Cimoliana
Val Cimoliana
Val Cimoliana
Val Cimoliana
Val Cimoliana
Val Cimoliana
Val Cimoliana
Val Cimoliana
Val Cimoliana
Val Cimoliana

Monday, October 19, 2015

Mid October, late afternoon, strange weather.

Late Sunday afternoon, mid October. Tardo pomeriggio di una Domenica di Ottobre
Colors
Rainbow
Wet
Endless
Air
Top
Here.

Friday, October 16, 2015

Don't worry. Been riding!

So, been busy lately. But that doesn't mean I didn't ride.
One good one happened around mid September. The idea was our famous mid way meeting. Only we really didn't set a meet point, not a clear one at least.
I took off late in the morning, but still decided to do what I had in mind, so I increased the pace to make it in time for the meet (even if we had no time nor meet place set...).
Meanwhile, I clock 666...
So I crossed Duran Pass, Staulanza Pass (this have been a blast!), then Giau pass (from west to east). Up there I didn't even stop for a pic as it was so damn full of people, mostly equipped with two wheels vehicles (with or without engine). I rolled the throttle, descended Giau, and turned into Falzarego pass and then all the way on Valparola. On a stop I checked the temperature: some fucking 12°C! That's why I was freezing, but given the horrible weather forecast for that day, I was luck enough it didn't rain!
So I was there in Val Badia, and communication with my partner in fuel was crappy. The fucker had no smartphone, I had no international text features, but on a old nokia phone, one of those you charged the battery when you bought it, and when you need it few years later you find it still 50% level. He had traffic issues on his side, so I didn't really know if he was storming in from Brixen, via Erbe Pass or from the north, from Bruneck.
When you ride, unlike when you drive, the phone is away. So you cannot live text. And neither you do stop every km to check it, mostly because you're enjoying the ride and can't give much of a fuck about whatever text is inboxing now. So, in doubt, I take the best decision: I stop, text him that I take Erbe Pass, hoping to meet him up there. So I climb it, enjoy it, check phone, wrong way, descend it reverse way, take a useless detour, and finally -somehow- meet him at around 3pm or about. For lunch (too late for a synch-piss anyway).
Once met we cannot miss a pass together, so the Furcia welcomes our thundering exhausts (together we do a 6 cylinders...), leading us to the split point: he would take Stalle Pass leading north, me further east to Dobbiaco, then south to enjoy Misurina Lake and Tre Croci Pass, down to Cortina d'Ampezzo.
Once there I was in front of a decision. Falzarego all the way (I did half of it in the morning), or Giau all the way, but reverse side compared to the morning?
I love Giau, love it's view from the top, so there I went.

And when I reached the top, as the sun was starting to set, when I turned off the engine and removed the helmet, all I could hear was the silence of the wind.
And there, I was alone.
Un po' occupato ultimamente. Ma non vuol dire che non sia andato in moto.
Un bel giro l'ho fatto a metà settembre. L'idea era il nostro famoso incontro a metà strada. Solo che non avevamo deciso dove trovarci, non in maniera chiara almeno.
Parto tardi il mattino, ma comunque determinato a fare il percorso che avevo in mente, così aumento il ritmo per farcela entro l'ora dell'incontro (anche se non avevamo deciso né ora né località).
Intanto sono 666...
Quindi mi faccio il Passo Duran, poi lo Staulanza (a manetta), poi il Giau da ovest a est. In cima al Giau non mi sono nemmeno fermato per una foto in quanto era maledettamente pieno di gente con veicoli a due ruote (con o senza motore). Apro il gas, scendo il Giau, giro sul Falzarego, e poi via attraverso tutto il Valparola. In una sosta controllo la temperatura: solo 12 fottuti gradi centigradi! Ecco perché mi stavo congelando, ma considerando le pessime previsioni meteo per quel giorno, mi ritengo fortunato per il semplice fatto che non piove.
Eccomi quindi in Val Badia, con problemi di comunicazione con il mio benza-partner. Il malefico non aveva uno smartphone, ed io non potevo mandare sms internazionali, se non con un vecchio telefono nokia, uno di quelli al quale carichi la batteria il giorno che lo compri, e poi quanto ti serve qualche anno dopo, lo trovi ancora con il 50% di carica. Lui intanto si era imbattuto in traffico e casini vari, quindi ignoravo se sarebbe giunto da Bressanone, quindi dal Passo Erbe, o da nord, praticamente da Brunico.
Quando vai in moto, a differenza di quanto sei in auto, il telefono è in tasca. Quindi non puoi usare i messaggi in modalità "dal vivo". E nemmeno ti fermi ogni km per vedere se è arrivato un sms, principalmente per il fatto che ti stai divertendo in moto e non ti può fregare meno di un cazzo di niente di qualsivoglia messaggio stia arrivando sul telefono. Quindi, nel dubbio, prendo la migliore decisione... mi fermo, gli scrivo che punto al Passo Erbe, sperando di trovarlo in cima. Gas e via, salgo l'Erbe, mi diverto, arrivo, guardo il telefono, ovviamente lui arrivava dall'altra parte, riparto, torno indietro, scendo l'Erbe, prendo un detour inutile, e alla fine in qualche modo ci incontriamo verso le 15 circa. Giusto per il pranzo (era un po' tardi per la pisciata sincronizzata).
Una volta riuniti, non possiamo evitare di farci almeno un passo assieme, quindi il Furcia è felice di accogliere le nostre intense note di scarico (assieme facciamo 6 cilindri...) fino al punto di separazione: lui che sale per il passo Stalle verso nord, ed io che continuo verso est, fino a Dobbiaco, poi giù verso il lago di Misurina e il Passo Tre Croci, fino a Cortina d'Ampezzo.
Una volta arrivato a Cortina mi sono trovato davanti ad una dura decisione. Tutto il Falzarego (la mattina feci solo metà, ovviamente), oppure tutto il Giau, ma al contrario rispetto l'andata?
Amo il Giau, amo la vista che offre da lassù. Quindi punto la moto in quella direzione




E quando arrivo in cima, mentre il sole stava calando, dopo aver spento il motore e tolto il casco, tutto quello che sento è il silenzio del vento.
Ed sono lì, da solo.
  • Passo Duran
  • Passo Staulanza
  • Passo Giau (Ovest-Est / West-East)
  • Passo Falzarego
  • Passo Valparola
  • Passo Erbe (Lato Est salita e discesa / East side up-down)
  • Passo Furcia
  • Passo Tre Croci
  • Passo Giau (Est-Ovest / East-West)
472km
Milestone of the Beast
...the beast?
way "there"...
Furcia Pass!
Passo Giau:
Power.
Black
More black
Lonelyness
Supremacy
Supremacy
Amazing.

Tuesday, August 25, 2015

BORING DAY IN OFFICE / NOIOSA GIORNATA IN UFFICIO

Another of our midway meetings.

Let's set for Grossglockner! We said.
Deal! We shouted.
All set! We confirmed.
But this was just the beginning of the week. It was raining already.
Meeting was set on Friday.
And on Thursday eve the temperatures around Grossglockner area reported barely 1°C above zero. It means it could have snowed too!
So the idea became to go west, at least western than Grossglockner, with a forecast that could have been better.
We both left very late from our respective places (past 10am). Meeting point was roughly set to be between Meran and Passo Giovo.
That doesn't mean we take it easy or shorter and in my case this meant:

-Passo Manghen
-the road connecting north of Manghen to South of Mendola which is a blast
-Passo Mendola (quite fast)
-Passo Palade (a blast)

We finally met on south side of Passo Giovo, where we even took the time for a lunch. Meeting was crossing on the road, waving mid fingers to each other, as we use to do. It's a ritual.

After pitstop, aehm, after food, pointing both to my place -meaning we wouldn't have split- we decided to have some fun, so we continued on:

Passo Giovo all the way up
Passo Pennes (all the way down)
Skipped Bozen and took via Vanga and Auna di Sopra (great road, superb landscape!)
Passo Nigra
Passo Lavazé (one of my racetracks!)
and Passo Mangen again, opposite direction.

For me it was some 8 passes that counted 551km.
Regular business? A normal boring day in office? Kind of... but this time it was quite different.

First of all we where riding together for quite half the ride. And that restored our old feeling, that mind-to-mind communication where we fit, we simply ride together as one. That is a feeling we developed during the years, but that we glorified in 2009 when we had the epic Culo di Titanio. I was in that brain mode. Nothing cared anymore, just throttle, gear, brake, downshift, turn in, lean over and throttle again. Pure focus. Pure riding.
Somebody even noticed it: on Pass Lavazé (that we took north to south) an MV Augsta took place between us and enjoyed following me... and I tell you, I did that pass damn fast as it's one of the fastest and there was almost no traffic. The guy stopped on top by me and congratulated with me for the fun!

We got some rain down Manghen, but nothing serious. All the rest was sunny, a wonderful day! Almost 12 hours on the saddle, minus about one we stopped for food.

Indeed: a boring day in office.


BONUS TRACK.
This ride celebrated also the renewal of my bike. New bike! Yes! Basically this was the break-in ride!
Or sort of...
Un altro dei nostri incontri a metà strada.

Dai facciamo il Grossglockner! Dicemmo.
Affare fatto! Gridammo.
Tutto pronto! Confermammo.
Ma era solo l'inizio della settimana. E già pioveva.
Il meeting era il venerdì.
Ed il giovedì sera le temperature attorno al Grossglockner erano di 1°C sopra lo zero. Cioè, avrebbe potuto nevicare.
Quindi l'idea si sviluppò, modificò, e divenne un puntare più a ovest del Grossglockner, con un meteo che avrebbe potuto essere anche bello.

Entrambi siamo partiti tardi dalle nostre rispettive basi (dopo le 10 del mattino). L'incontro era più o meno – ma molto a caso- tra Merano e Passo Giovo.
Ma ciò non voleva dire che avremo preso delle scorciatoie e nel mio caso questo ha significato:

-Passo Manghen
-la strada che collega il nord del Manghen al sud del Mendola che è da urlo
-Passo Mendola (molto veloce)
-Passo Palade (da urlo)

Alla fine ci siamo trovati sul versante sud del Passo Giovo, incrociandoci con dito medio in vista come da rituale, e li abbiamo pranzato.
Dopo il pitstop, cioè il pranzo, puntando entrambi verso casa mia -il che vuol dire che non ci saremmo separati- decidemmo di divertirci un po', continuando con:

Passo Giovo, verso nord
Passo Pennes, verso sud
Saltato Bolzano per prendere una strada via Vanga e Auna di Sopra (grandiosa, e che panorama!)
Passo Nigra
Passo Lavazé (una delle mie piste!)
e Passo Mangen di nuovo, direzione inversa.

Per me sono stati quindi 8 passi, un totale di 551 chilometri.
Roba normale? Una normalissimo noiosissimo giornata in ufficio? Beh, circa... solo che stavolta è stato un po' diverso.

Prima di tutto abbiamo guidato assieme per metà del percorso. E questo ha instaurato nuovamente quel vecchio feeling, quella comunicazione mentale tra di noi, quella cosa che ci unisce, che ci fa guidare assieme come se fossimo uno solo. È un qualcosa che abbiamo sviluppato con gli anni, ma che abbiamo glorificato con l'epico Culo di Titanio del 2009. Io ero in quello stato mentale. Non mi fregava più nulla di niente, solo gas, cambio, freno, scalata, inserimento, piega e gas di nuovo. Focus completo. Guida pura.
Qualcuno se ne è pure accorto: sul Lavazé (che abbiamo fatto da nord a sud), uno con una MV Agusta si è intromesso tra noi, iniziando a seguirmi.... e devo confessare che quel passo l'ho percorso maledettamente veloce in quanto è uno dei pià veloci, dei miei preferiti e non c'era traffico. Il tizio s'è fermato vicino a me in cima al passo per congratularsi del divertimento che gli ho regalato!

Qualche goccia di pioggia giù dal Manghen, ma nulla di importante. Quasi 12 ore in sella, magari meno una di pausa pranzo.

Infatti: proprio una noiosa giornata in ufficio.


BONUS TRACK.
Il giro ha anche celebrato il rinnovo della mia cavalcatura. Moto nuova! Praticamente il giro del rodaggio!
O quasi...





NEW AGAIN!

Passo Manghen
Passo Mendola
Passo Palade
Passo Giovo
Passo Oennes
Auna di sopra
Passo Nigra
Passo Lavazé
Passo Manghen


Manghen :-)
Manghen!
Pit Stop

Sunday, August 16, 2015

100% Unstoppable

We simply love to ride few hundreds KM, to meet. And Piss. Read here.
But sometimes that isn't so easy. There are greater events preventing us to meet and piss together.
But I am not the one you can stop. You need to fight hard. And be sure I will fight back harder. So, this time, not even a massive landslide prevented us from meeting, despite it pretty much fucked up the piss.
But let's see what happened.

I hopped on the old 937 and pointed north. Passed Trento, did the epic Monte Bondone, some back roads to Tione, north to Passo Carlo Magno and finally attacking Tonale. Too many tourists, and I needed a while before finding a free road and enjoy the great Tonale's corners. After Tonale, I did the great Gavia, the place I wanna be buried whenever it's my time.
The original plan was to meet there. And Piss. He wasn't there and I couldn't resist so I abused of Gavia's toilette, which wasn't easy considering I was on full leathers... Nevermind. I waited for a while and decided to hook my friend down Gavia. Later I got a text and I had to climb Stelvio too.

But this simply wasn't possible!!!!
Ci piace fare quelle centinaia di km per incontrarci. E fare un pisciata. Leggi qui.
Ma a volte non è così facile. Ci sono eventi fuori dal nostro controllo che non lasciano che ci incontriamo per pisciare assieme.
Ma io non sono certo uno che si ferma facilmente. Devi batterti forte per fermarmi. E avresti la certezza che mi difenderei con ancor più aggressività. Pertanto questa volta nemmeno una imponente frana è riuscita a fermarci, anche se ha comunque compromesso la pisciata in compagnia.
Ma vediamo cosa è successo.

Sono salito sulla vecchia 937 puntando a Nord. Passato Trento, ho fatto il mitico Monte Bondone, poi qualche stradina fino a Tione, poi Passo Carlo Magno ed infine su per il Tonale. Troppi turisti... mi ci è voluto un po' prima di trovare strada libera per godermi le curve del Tonale. Dopo il Tonale, il grande Gavia, ovvero il posto dove voglio esser sepolto quando sarà la mia ora.
Il piano originale era di incontrarsi proprio sul Gavia. Per una pisciata. Lui non c'era... ed io non ho resistito ed ho abusato del cesso la sopra... cosa un po' complicata con la tuta intera... ma non importa. Attendo un po' e decido di incontrare il mio amico già lungo la discesa del Gavia. Un SMS mi fa capire che avrei dovuto salire pure lo Stelvio.

Ma questo non era semplicemente possibile!!!!
A massive landslide, that happened few days before, simply blocked the southern side of the pass, so right at the beginning, still in town, there was a barrier preventing people to go ahead. A pack of other riders were there wondering what to do (the alternative was a 100+ km ride, across Switzerland....). I rode ahead. Another barrier, which I ignored, with more riders standing there wondering where this idiot was supposed to go. Then another barrier, with even more riders standing there, and me going ahead, arriving at the point where the slide happened. Una imponente frana, di qualche giorno prima, aveva praticamente tagliato la parte sud del passo, proprio all'inizio, quindi già a Bormio c'erano i cartelli ed i blocchi per non far andare avanti la gente. Un gruppo di motociclisti era fermo alla barriera cercando di decidere il da farsi (l'alternativa erano 100km fino in Svizzera...). Passo oltre. Un'altra barriera, che ignoro, con ulteriori motociclisti che mi guardano chiedendosi dove volesse andare quell'idiota. Altra barriera, con ancora più motociclisti parcheggiati, ed io che proseguo arrivando al punto della frana.
So I talked with two cool workers, busy in removing the amount of rocks from the road. They told me there's an alternative. And pointed me where to go and explained how to get there. Meanwhile a MTB rider arrived and they simply told him to walk across the slide and continue! So damn cool!
So I rode back and met the last pack of riders I saw before. They stop me and I explain what I've been told. A dude on a MV Agusta Brutale decides to follow me. Together we try to locate the road workers suggested me, and after a while we realized it was a 2km long OFF ROAD PATH. Cool, we were on two street/sport bikes with street/sport tires. But we didn't care. Asked permission to go ahead, with the dude warning us there would be a barrier bar up there and that he couldn't know if they would let us go ahead. We decide to try and after some dirt riding on the 937 (and the MV!) we made it up there. Barrier closed. It was the 3 of us: me, the MV and a dude on a 50cc scooter, a local one. He talks to the guardian and gains the permission. Gate opens and off we ride, exiting right at the other slide limit, after a tunnel (blocked as well).
Ho parlato un po' con due operai della manutenzione stradale impegnati a rimuovere il mucchio di sassi dalla strada, decodificando il loro impossibile dialtto. Mi spiegano c'è una alternativa per salire. Mi mostrano dove devo passare, e come raggiungere l'altra parte della frana. Intanto arriva uno con la MTB, e a questo dicono semplicemente di scalare la frana e scendere dall'altra parte. Che ficata! Tipi tosti!
Torno indietro dove c'era l'ultimo gruppo di motociclisti che avevo visto precedentemente. Mi fermano ed io riferisco ciò che gli operai mi avevano spiegato. Un tizio con una MV Agusta Brutale decide di seguirmi. Assieme cerchiamo la strada che mi è stata suggerita e dopo un po' scopriamo che si tratta di un percorso di 2km completamente STERRATO. Figo, eravamo due moto stradali/sportive con gomme stradali/sportive. Ce ne freghiamo e andiamo lo stesso. Chiediamo un permesso, ci lasciano passare ma ci avvisano che in cima potrebbe esserci una sbarra chiusa. Decidiamo di provare comunque e dopo un po' di sterrato con la 937 (e con l'MV!) arriviamo in cima. Sbarra chiusa. Eravamo in tre: io, l'MV ed uno tizio della zona con uno scooter 50cc. Quest'ultimo parla con il guardiano e ottiene il permesso. Si apre la sbarra e partiamo, uscendo proprio dall'altra parte della frana, dopo un tunnel (anch'esso bloccato).
There I faced a couple of km with dirt and several rocks on the road. I took it easy. But then the road was clear, with very very few cyclist panting their way to the top. There were no other vehicles. No trucks, no cars, no bikes. NOBODY.
It took me a while to realize -I couldn't believe- what was happening, to connect the dots and really being sure that me, the MV (ahead) and the scoot (behind) were the sole vehicles running the southern side of Stelvio!

DO YOU KNOW WHAT THIS MEAN???

Pure blast. Pure madness. Pure speed. I never rode that road in these unique conditions. It's hard to understand how it could be, unless you are used to hill climb street races, with a closed great road all there for you to ride using all your skill and the maximum performance! Without doubt the best Stelvio climb I EVER had (and I've had few, you can be sure).
On the top my friend from the north was there, enjoying the view of me carving those corners with engine constantly on the above 7K rpm territory.

The MV guy was there before the upper battier, and he opened it when I arrived to let me go. I did the same for him, so we both where there, on top, using the closed road and both amazed for the blast we just had!

So me and my friend met. I pissed (me!). We did the rest of Stelvio, down the north side, found a place to eat, continued ride till we separated.
In the end I clocked 630km. And I am this close to have a brand new bike, with 0km on the clocks!
Ho così affrontato un paio di km con molto sporco e tante rocce sulla strada. Me la sono presa con comodo... ma poi la strada era pulita, solo pochissimi ciclisti con il fiatone per la salita. Non c'era nessun altro veicolo. Nessun camion, nessuna auto, nessuna moto. NESSUNO.
Mi ci è voluto un po' per capire, incredulo, ciò che stava succedendo, a collegare i fatti ed esser quindi sicuro che io, l'MV (più avanti), e lo scooter (indietro) eravamo i soli veicoli a motore che percorrevano il versante sud dello Stelvio!

SAPETE COSA VOGLIA DIRE????

Una cosa fuori di testa. Pazzesco. Velocità pura. Non avevo mai percorso quella strada in queste condizioni speciali. È difficile da capire a meno che tu non sia esperto di gare, di gare in salita dove c'è una strada meravigliosa chiusa al traffico, a disposizione delle tue capacità e performance! Senza alcun dubbio la migliore salita allo Stelvio che io abbia MAI avuto (e ci sono andato spesso, potete scommetterci).
In cima trovo il mio amico che veniva dal nord, che si gustava lo spettacolo offerto da me impegnato a razzo tra i tornanti, con il motore costantemente sopra i 7000.

Il ragazzo con l'MV era arrivato prima alla sbarra, e quando mi vede la apre per farmi passare. Passo, mi fermo e ricambio il favore, trovandoci lassù, dopo una tirata pazzesca.

Così io ed il mio amico ci siamo incontrati. Ho pisciato (io). Abbiamo fatto il resto dello Stelvio, e giù dal versante nord fino a Solda per mangiare qualcosa. Poi abbiamo continuato fino al punto di separazione.
Alla fine ho fatto 630km. E sono ad un passo da una moto nuova con ZERO km!!!